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Cloud e... valore aggiunto

I bei vecchi tempi del software pacchettizzato se ne sono andati per sempre. Ma è davvero il caso di rimpiangerli?

Oggi anche per una software house di piccole dimensioni le modalità di vendita di una soluzione, i modelli di relazione con il cliente, sono profondamente cambiati perché il business dei clienti diventa sempre più digitale, dipendente dal software che lo sviluppatore deve progettare. Non è più solo questione di gestire al meglio un’azienda, fatturare correttamente e pagare gli stipendi e i contributi: Il business dei vostri clienti si basa sul software e questo a sua volta richiede cicli di sviluppo sempre più rapidi, una fase di messa in produzione praticamente istantanea, la capacità di adattarsi alla cosiddetta multicanalità e alle future evoluzioni del business stesso.

Se siete un software vendor, i vostri clienti vogliono poter contare su molteplici opportunità di interazione, basate sul dispositivo o il sistema operativo preferito. Sviluppare una soluzione in queste situazioni, rispettando oltretutto la necessità di continuo aggiornamento e arricchimento delle release software, può essere un lavoro complesso e costoso. Ma anche molto più ricco di opportunità, marginalità, valore. Perché al di là della specifica soluzione che uno sviluppatore è chiamato a realizzare, l’acquirente del software si aspetta un livello di servizio molto più avanzato. Che abbracci le fasi di concezione, sviluppo, messa in servizio, aggiornamento, manutenzione. Essere all’altezza di tante aspettative non è un compito banale.

Il ruolo strategico del cloud per un software vendor

In questi casi, il cloud computing è la cosa più simile alla bacchetta magica perché grazie alla virtualizzazione delle risorse fisiche di un moderno data center e agli strumenti a disposizione degli sviluppatori, le problematiche del passato si possono superare agevolmente. Prima fra tutte il fatto che lo sviluppatore lavora su infrastrutture e dispositivi diversi da quelli del suo cliente: a volte basta una patch del sistema operativo non correttamente installata perché un software che ha brillantemente superato ogni test smetta di funzionare sui server dell’utente.

La bacchetta magica esiste, ma persino Harry Potter ha dovuto studiare a lungo per imparare ad usarla. Per fortuna, la collaborazione con Tinext MCS risolve anche questo problema, mettendo al servizio degli sviluppatori un’esperienza sul mondo cloud che parte dai dadi e bulloni delle tecnologie di virtualizzazione del nostro partner VMware, per arrivare alle frontiere più avanzate dell’automazione delle infrastrutture e del Platform as a Service.

Puntiamo insomma a un nuovo paradigma dello sviluppo e dell’erogazione del software, un paradigma che fa leva sul cloud e sulla condivisione delle competenze in materia, per abbattere gli ostacoli che oggi rendono così faticoso, time consuming e pieno di costi imprevisti il percorso tra i desideri del cliente, lo sviluppo di una soluzione ottimale e la sua piena operatività. Coinvolgendo sviluppatori e utilizzatori in questo nuovo modello, Tinext MCS aiuta innanzitutto a dimensionare in modo corretto, senza inutili sprechi o - peggio ancora - pericolose sottovalutazioni, gli investimenti in risorse di sviluppo e infrastrutture operative.

Un dialogo continuo fra sviluppatori e consulenti Tinext

Il dialogo tra gli sviluppatori e i consulenti Tinext inizia fin dalle prime fasi di ideazione, rendendo possibile il passaggio alle moderne pratiche di progettazione, codifica e testing delle applicazioni. Il cloud e il Platform as a Service sono i fattori abilitanti della strategia DevOps, la capacità di integrare in un unico ambiente la parte di sviluppo e di esercizio di un software, ricorrendo a forme avanzate di virtualizzazione come i cosiddetti “container”: ambienti di esecuzione delle applicazioni che si spostano molto facilmente da una infrastruttura utilizzata per lo sviluppo a quella usata in produzione. 

L’obiettivo finale è un modello in cui da un lato i costi e i problemi legati allo sviluppo e al testing dipendono solo dalle specifiche esigenze dei vostri clienti e al massimo possono variare in modo lineare, senza brutte sorprese, in base ai cambiamenti richiesti (una funzionalità in più, un maggior numero di utenti supportati e così via). Al contempo, quando una soluzione testata e tirata a lucido entra nella definitiva fase operativa, lo sviluppatore può gestire senza patemi cicli di aggiornamento molto più brevi, venendo incontro alle esigenze di un business digitale che deve adattarsi all’istante ai gusti degli utenti finali, alle opportunità di mercato e all’assalto della concorrenza. Con in più la garanzia dei servizi di supporto e monitoraggio centralizzato che assicurano i massimi livelli di performance applicativa, sicurezza e disponibilità delle risorse. 

Nel cloud, nessuno ha nostalgia dei vecchi pacchetti.

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