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Come scegliere il giusto partner per i servizi cloud

L’informatica sta cambiando e i servizi cloud diventano ogni giorno più importanti per avviare velocemente i nuovi progetti, per razionalizzare i data center esistenti, così come per ottenere scalabilità, continuità e sicurezza nell’IT. Al pari delle soluzioni infrastrutturali IT è oggi vitale riuscire a selezionare il giusto partner per i servizi di cloud, per non andare incontro a rischi o imprevisti e accompagnare senza scosse l’evoluzione delle esigenze digitali aziendali. Un compito che può essere assolto da un partner cloud d’esperienza, capace di aiutare l’azienda nell’adozione dei servizi più adatti alle necessità di breve e di lungo termine, affidabile nei progetti e trasparente nei servizi e nei rapporti contrattuali.

L’importanza di poter contare su un partner indipendente

Quando emergono nuove esigenze di business e ci si affida alle terze parti per l’analisi e l’individuazione delle soluzioni più appropriate, la qualità delle risposte dipende sempre dagli ambiti di competenza del partner e dai suoi conflitti d’interesse. Un provider che abbia in portafoglio solo grandi aziende difficilmente può essere efficace nell’offerta di soluzioni cloud per le startup. Allo stesso modo, un partner legato a doppio filo con i grandi provider internazionali tenderà a proporre, nel migliore dei casi, le soluzioni più adatte del proprio fornitore, non necessariamente le migliori sul mercato per le specifiche esigenze.

 

Nella scelta del partner, contano quindi l’esperienza su aziende clienti simili, il sostanziale agnosticismo nei riguardi delle tecnologie e l’indipendenza verso i fornitori. Solo in questo modo il cliente può avere fiducia nelle proposte e nelle scelte strategiche indicate dal partner. Le differenze che all’inizio del rapporto possono apparire poco rilevanti, nel medio e lungo termine possono tradursi in scelte inappropriate e comportare costi superiori al previsto e creare lock-in, ossia la successiva difficoltà nel cambiare fornitore.

Le capacità dell’infrastruttura e la sostenibilità ambientale

Le garanzie di continuità operativa e la sicurezza dei sistemi sul fronte della cyber security sono una priorità nella scelta del cloud provider. Il partner ideale non ha soltanto l’esperienza per garantire la sicurezza fisica del data center e per difendere i dati dei clienti dagli attacchi, ma è in grado di offrire il rispetto dei requisiti normativi generali e delle conformità richieste nei settori di business in cui operano. Affidare il trattamento dei dati al data center di un provider cloud riduce l’impatto ambientale quando consente di eliminare un gran numero di piccoli server e sistemi storage distribuiti in azienda. Oltre a comportare rischi sul piano della sicurezza e della continuità operativa, le infrastrutture più improvvisate, al pari dei data center obsoleti, comportano costi energetici più alti, sia per via dell’hardware non efficiente sia per la scarsa ottimizzazione delle risorse con sprechi di potenza elaborativa e banda di rete. Secondo i dati della Commissione Europea riportati da Bloomberg, i data center pesano oggi per oltre il 2.7% sulla domanda di elettricità in Europa.

 

Una efficace strategia di cloud migliora non solo le prestazioni e l’affidabilità dell’IT aziendale, ma anche l’efficienza energetica, spostando dati ed elaborazioni su server ad alta densità (ed efficienza) del provider, tecnicamente allo stato dell’arte e ben bilanciati nei carichi di lavoro. 

Il valore di un’offerta personalizzata

Lo sviluppo dei servizi di cloud ha portato alla serializzazione dell’offerta servizi, sia da parte dei noti hyperscaler mondiali sia di altri operatori, con il risultato di trovare oggi sul mercato molti package prefabbricati, non sempre adatti alle reali esigenze, dimensioni e budget delle realtà aziendali a cui sono destinati.

 

La soluzione ideale di cloud cambia radicalmente tra le aziende che hanno una propria infrastruttura IT e vogliono usare il cloud per accelerare le nuove iniziative digitali da quelle che hanno scelto di dismettere il data center migrando tutte le applicazioni. Allo stesso modo la soluzione non può essere la stessa per un’azienda che deve alimentare applicazioni di trading con accesso globale e per una che opera nel settore legale a livello locale e deve salvaguardare i dati sensibili dei propri clienti.

 

Il valore del partner non è solo nell’infrastruttura che possiede, ma nella capacità di dare risposte efficaci alle esigenze del cliente, sia con soluzioni standard di mercato, se soddisfacenti, sia su misura se, per esempio, sussistono requisiti peculiari. Tra questi, per esempio, la collocazione dei server e del data center in territorio svizzero, per garantire che i dati dei clienti siano sotto la giurisdizione federale. Un altro tema da non sottovalutare è la qualità degli SLA sui servizi erogati e la disponibilità del provider nella loro personalizzazione. 

L’accessibilità del partner e la capacità di consulenza 

Quando si sceglie un partner come provider per i servizi in cloud è importante poter contare su interlocutori esperti, disponibili a confrontarsi con i referenti dell’azienda per discutere le opzioni e individuare le più adatte alle esigenze. Non è semplice trovare presso le terze parti dei consulenti in grado di spiegare in modo comprensibile, non solo tecnico, gli aspetti rilevanti dei servizi. Un aspetto importante quando gli interlocutori sono dirigenti di PMI o responsabili line-of-business che hanno soltanto competenze informatiche di base e poca dimestichezza con il mondo del cloud. Per questo, il partner deve mettere a disposizione dei clienti persone d’esperienza, disponibili a studiare la realtà del cliente, calarsi nei problemi che sta vivendo e nelle prospettive di business per dare risposte realmente efficaci.

 

Poter contare su un partner interessato a sviluppare rapporti di lungo termine con il cliente, capace di fornire consulenza e affiancamento sia nella gestione di progetti contingenti sia nel disegno delle strategie IT di lungo termine è un valore aggiunto importante, in particolare per le PMI e tutte le realtà d’impresa che si avvicinano per la prima volta al cloud.

Le garanzie di una soluzione appropriata e prevedibile nei costi

Il cloud rappresenta per molte aziende un salto nel buio e può davvero diventarlo sul piano economico se i termini tecnici, contenuti nei contratti, non sono ben compresi all’atto della firma, oppure se sono stati fatti errori grossolani nella previsione dei carichi di lavoro. Un caso tipico riguarda le migrazioni, dal data center ai servizi di cloud, delle vecchie applicazioni non ottimizzate per i nuovi ambienti a servizi. In questi casi c’è il rischio di andare incontro a costi imprevisti, a volte superiori alla gestione on-premise degli stessi carichi di lavoro.

 

Per non incorrervi è importante avere un provider di servizi in grado di offrire chiarezza, aspetto che i grandi hyperscaler, che operano con imprese multinazionali dotate di consulenti ed esperti in proprio, spesso trascurano. Scoprire troppo tardi di aver sottostimato i costi dei servizi può essere deleterio per una PMI; la prevedibilità è essenziale, tanto quanto la trasparenza e la comprensibilità dei termini contrattuali. Il partner deve far capire al cliente che cosa sta comprando e se il contratto contiene tutte le componenti di cui ha bisogno per le sue necessità. L’eventuale incomprensione o la mancanza di componenti essenziali si tradurrebbero in ritardi e costi aggiuntivi. La chiarezza nella definizione dei contratti e prevedibilità dei costi sono aspetti fondamentali sui quali si costruisce un rapporto di fiducia duraturo con il cliente.

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