Uno scettro per il CIO

D'altra parte il CIO chiamato a guidare il cambiamento dell’azienda può svolgere questo ruolo nella misura in cui non è più il ‘parroco del data center’. Paradossalmente il CIO può salire i pieni alti. Diventare ‘vescovo’, insomma proprio perché non deve più seguire la sua ‘parrocchia’ con le quotidiane routine, la gestione dei problemi, delle persone, delle macchine.

Concentrarsi sulle strategie, delegando l’esecuzione
Non si tratta solo di delegare queste problematiche a dei ‘vice’: occorre andare oltre e capire che oggi è nel cloud, non nel seminterrato che si cucina l’innovazione dell’azienda. Se vuole davvero vestire il nuovo ruolo che l’azienda sta disegnando per lui, il CIO deve entrare in una logica nuova, spostando all’esterno l’esecuzione delle strategie e concentrandosi sul loro disegno.

Liberato dalla fatica quotidiana di rispondere a sfide nuove con risorse vecchie, il CIO può finalmente concentrarsi sulla definizione degli obiettivi, sul controllo dei risultati e soprattutto diventare un motore di innovazione all’interno dell’azienda, un enabler invece che un ‘signor no’  come troppo spesso è dovuto essere, costretto come era a rispettare i vincoli di legacy, costi, tempi e know how interno.

Assicurando la migliore consulenza, l’expertise più aggiornato e un supporto 24/7 il cloud partner rende possibile al CIO di rivestire questo ruolo strategico senza perdere il controllo.